Coronavirus il mondo che cambia

Coronavirus il mondo cambia

Solo un soffio è ogni uomo che vive, come ombra è l’uomo che passa; solo un soffio che si agita, accumula ricchezze e non sa chi le raccolga. (Salmo 39)

Nella mia vita mi sono chiesto sempre la ragione ed il perché delle cose che accadevano. Ho vissuto momenti di agiatezza e poi di povertà, momenti in cui viaggiavo con auto di lusso e poi a piedi.

Nella continua ricerca di tornare sempre ad aver di più. Di più auto, più tempo per viaggiare e conoscere nuovi posti. I sogni diventavano realtà. Coronavirus cambierà il mondo che ci circonda?

Poi il buio, la tristezza di non aver nulla come se non ci fosse più futuro. Mi mancavano i soldi per comprare un biglietto del bus. Tanta tristezza. Allora mi chiedo il Coronavirus cambierà il mondo oppure più cambierà noi stessi?

Nella tristezza, amarezza di aver sbagliato tutto, l’amore della mia vita comparsa in questo periodo nero. Una felicità immensa di avere trovato finalmente la mia compagna.

Le false credenze

Immaginavo che stare bene coincidesse con il possedere tante cose. Talvolta uscivo solo per comprare cose inutili. Mi ricordo un giorno spesi 5.000 euro per acquistare una macchina fotografica ed obiettivi, il top chiaramente.

Allora la contraddizione mi ha assalito, era come se forze contrapposte si unissero ad aggredire le mie credenze. Forse avevo vissuto tutta una vita a rincorrere un fantasma.

Mi sono in passato barricato dietro letture, in particolare letture per migliore se stessi. Intendo le nuove idee, vedasi The Secret e molto altro.

Passando da Buddha al nuovo pensiero. Insomma perché leggevo? Perché volevo assolutamente ritornare ad avere agiatezza? Perché non ero soddisfatto di ciò che avevo? Perché ritenevo che fosse tutta una ingiustizia nei miei confronti?

Probabilmente l’ultima è la più veritiera. Cosa cambia oggi, quale insegnamenti devo apprendere, non ho visto abbastanza nella mia Vita? Coronavirus cambierà il mondo di nuovo attorno a me?

Restiamo a casa

Restiamo a casa

Si con piscina e giardino, vista sul mare o sulle Dolomiti sarebbe più semplice. Ho riscoperto di avere forse da trent’anni due racchette da ping pong ed una rete con tre palline.

Un tavolo piccolo è stato sufficiente per giocare qualche ora. Mi sono divertito ed riscoperto di voler scrivere e viaggiare mentalmente per il mondo.

In fondo come dicono tutti, anche gli scienziati, la mente non comprende se ciò che pensiamo sia esperienza reale o meno. Forse la mia credenza di avere era già stata assolta dalla mia fantasia.

Sto bene perché oggi sono convinto di aver quasi raggiunto, ho detto quasi…, un po’ di serenità. Quando avevo tutto ero pieno di impegni mentali e quasi non dormivo.

Quando ho perso tutto non dormivo perché non sapevo come riempire il frigorifero. Allora non dormirò anche oggi perché sono povero ed in più con un Coronavirus?

Il mondo che cambia

Si sono convinto che il Coronavirus cambierà il mondo da oggi in poi. Ma non cambierà il mondo, cambieremo noi. Il potere delle persone influenti del mondo non cambieranno.

Si diventerà ricchi e poveri, si nascerà e si morirà. La cosa che rimane e cambierà siamo noi, la nostra percezione. I nostri progetti di vita rimarranno e magari si verificheranno ma senza portare troppe emozioni.

Gratitudine sempre anche durante il Coronavirus

Come cambia allora

Cambia l’unità di misura. Facevo progetti per il futuro, a trent’anni immaginavo che a cinquanta avrei vissuto di rendita. Quando sono arrivato a cinquanta anni il buio.

Quante cose ho visto, ho imparato a mio scapito, e quanti progetti inabissati e quanti altri realizzati.

Sto imparando e quello che cambia sono io. Ogni mattina mi alzo e ringrazio comunque di ciò che ho e non è molto. Ma sono più sereno perché l’unità di misura che ho acquisito è l’oggi.

Non sono il primo a dirlo, ma tra tutte le letture, negli ultimi sette anni è la migliore: ciò che conta è oggi. Il domani sarà quello che sarà, una vecchia canzone di Jimmy Fontana o Ricchi e Poveri non ricordo.

Utile e doveroso oggi più di ieri sognare e fare progettiMa senza portare emozioni, senza caricare l’asse delle incognite. Cercare di stare bene sempre, anche quando va male.

Anche quando non si vede la luce, in qualche modo c’è sempre, il buio non esiste. Tutto ha un fine che è sempre la migliore soluzione per noi stessi.

La morte e la vita si rincorrono e fanno parte della stessa medaglia. Meglio pensare alla vita e ringraziare di ciò che ci appartiene senza guardare indietro e senza imporre troppo a come vorremmo il domani.

Il mondo e la Terra è in continua evoluzione e noi ne facciamo parte, ma cerchiamo di stare bene oggi. Sarà difficile e talvolta impossibile, ma proviamoci.

Così che il Coronavirus non sarà un amico ma nemmeno un nemico, è una condizione che passerà, come passerà la nostra vita. Oggi invece possiamo trovare la felicità. Proviamoci.

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