Golfo di Squillace le 5 perle della Calabria

Golfo di Squillace

Golfo di Squillace o Golfo degli Aranci, termini che accomunano turismo e storia millenaria. La Calabria non è solo meta di turismo balneare, in particolare la sua costa ionica è ricca di storia.

Il Golfo di Squillace, è un luogo di bellezze naturali, racchiude segreti e curiosità antiche, ma soprattutto siti archeologici e riferimenti nella letteratura. Il Golfo di Squillace si trova dunque sulla costa ionica della Calabria e comprende quindi buona parte del mar Ionio calabrese.

Dello Ionio abbiamo già scoperto l’altra costa più a sud, in Sicilia. E’ un mare che da sempre scrive intere pagine di storia ed alimenta le fantasie da sempre.

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Il Golfo di Squillace nella storia

Il Golfo di Squillace, l’istmo famoso per essere stato luogo strategico di sbarco per greci, brettii, romani, bizantini, saraceni e normanni. Il Golfo di Squillace è anche noto per essere stato parte della cosiddetta “Magna Grecia”.

Nella tradizione letteraria greca, la fondazione della città di Squillace, si dice sia avvenuta per mano ateniese per opera addirittura di Ulisse al ritorno dalla guerra di Troia.

In epoca antica il Golfo di Squillace veniva citato in numerose opere in virtù della sua posizione geografica nel mar Ionio. Ad esempio Aristotele in una delle sue opere, si riferisce al Golfo di Squillace parlando dell’istmo che fa da frontiera all’antica Italia attraversabile in mezza giornata di cammino.

Odisseo e Nausicaa nel golfo di Squillace

Ulisse e la Terra dei Feaci

Gli scavi di Troia, Tirinto, Micene e Cnosso, hanno dimostrato in modo convincente le leggende greche. Nonostante il loro involucro fantasioso, riflettono una realtà storica e rappresentano una civiltà esistita realmente.

Heinrich Schliemann, archeologo tedesco che nel 1871 scoprì i resti di Troia disse che “i divini poemi omerici non sono racconti mitologici, ma si fondano su fatti reali”. Di dove viaggiò Ulisse esistono tantissime ipotesi.

Alcune di esse, basandosi sulle conoscenze greche dell’epoca, collocano il viaggio di Ulisse nel bacino del Mediterraneo, fra Asia Minore, coste del Nord Africa e Italia.

Lo studioso Enzo Gatti, nel suo libro “Odisseo”, ricostruisce le tappe del viaggio di Ulisse , identificandone le località di approdo, fra le quali il Golfo di Squillace, dove sarebbe stata la Terra dei Feaci.

Per due giorni e due notti Ulisse “per l’ampio golfo errava”, sospinto da Borea, il vento del nord che quando soffia viene da Crotone. Ed inevitabilmente viene spinto verso il promontorio Scilaceum, la punta di Copanello, “liscia e lucente… con punte e scogli e sassi”.

E più in là la spiaggia della salvezza, alla foce del fiume Alessi “il bel fiume d’argentina foce”, dove Ulisse incontra la bella Nausicaa, figlia di Alcinoo, re dei Feaci.

Omero racconta di come accolsero benevolmente Odisseo, fornendogli la nave che lo avrebbe riportato in patria, pur sapendo che con questo gesto sarebbero incorsi nell’ira di Poseidone.

Il loro re è Alcinoo, la cui moglie era Arete, una donna che avrà un ruolo importante nel determinare l’aiuto dato a Odisseo. Loro figlia era Nausicaa, la prima a imbattersi nell’eroe greco reduce dal naufragio e a offrirgli l’ospitalità.

Virgilio ed il Golfo di Squillace

In antichità era noto come Scylleticus Sinus, dall’antica città costiera di Skylletion. Secondo Strabone si trovava sulla costa orientale del Bruttium, grosso modo l’odierna Calabria. È questa la baia, oggi conosciuta come golfo di Squillace.

Il golfo fu sempre considerato pericoloso dai marinai.Per questo motivo Virgilio lo chiama navifragum Scylaceum. Per tutta la sua estensione non esiste alcun porto naturale, ed anche per questo fino a tutto il XIX secolo mantenne una pessima fama a causa dei naufragi che avvenivano davanti alle sue coste.

Il nome si ritrova sia in alcuni scritti di Aristotele che in alcuni di Antioco di Siracusa, anche se sembra non fosse noto a Tucidide, quando racconta il viaggio di Gylippus lungo le coste del Bruttium.

Esiste un famoso detto tra i marinai che recita: “il golfo di Squillace dove il vento mai tace”. Questo perché la zona del golfo è sempre battuta da forti venti.

Mare e montagna nel Golfo di Squillace

Golfo di Squillace le 5 perle della Calabria

La bellezza naturale e paesaggistica della costa fa da cornice ideale al patrimonio archeologico dell’intero Golfo di Squillace. Località balneari note e attrezzatissime come Soverato e Copanello sono ricche di testimonianze artistiche e monumentali dell’antico e glorioso passato anche il borgo medievale della stessa Squillace.

Squillace, arroccato a 344 metri di altitudine, domina il golfo. Nel Parco Archeologico di Scolacium si possono ammirare i resti dell’antica colonia romana e della monumentale Basilica di Santa Maria della Roccella, edificata nell’XI sec. dai normanni e ritenuta una delle maggiori chiese templari in Italia.

Gli estremi geografici di questo vasto tratto costiero sono caratterizzati da basse spiagge miste di sabbia e ciottoli, soprattutto in corrispondenza delle foci dei fiumi. La parte centrale della Costa degli Aranci è interessata dalla presenza di promontori rocciosi di granito bianco che digradano dolcemente verso il mare.

Agli arenili ciottolosi del Golfo di squillace, le lunghe spiagge di Botricello, Cropani e Sellia Marina a nord e di Isca sullo Ionio e Badolato Marina a sud, si contrappongono al possente promontorio di Stalettì. E’ qui che offre gli scorci più belli e suggestivi dell’intera Costa degli Aranci.

Copanello nel Golfo di Squillace

Copanello

Nel Golfo di Squillace, a circa 8 chilometri di distanza da Catanzaro, una spiaggia ampia, dove una scogliera cade a picco sul mare e sul quale sorge l’omonimo paese di Copanello Alta. E’ la protagonista, circondata da una luccicante sabbia dorata.

Oltre alla suggestiva scogliera, Copanello è apprezzata per il suo mare, come le altre spiagge della Costa degli Aranci. Il mare limpido e cristallino con un fondale ricco di pesci è l’ideale per gli amanti di snorkeling in Calabria, per chi ama immergersi nel blu e scoprire le meraviglie del Golfo di Squillace.

Copanello è una delle più importanti stazioni balneari della Calabria. L’alta scogliera che si protende nel mare e su cui sorge il paese, interrompe brevemente la spiaggia. Spiaggia vasta e spaziosa, limpide e pescose sono le acque ricche di plancton.

Particolarmente attrezzati gli impianti alberghieri e balneari in grado di soddisfare anche i turisti più esigenti. Le altre località della costiera di Stalettì presentano più o meno le stesse caratteristiche. Spiagge, infinite, sono immerse tra mare e collina in una natura incontaminata.

Caminia di Stalettì

Caminia, adagiata nel tratto costiero ionico chiamato Costa dei Saraceni, è una delle spiagge più belle del versante del promontorio di Copanello e dell’intero Golfo di Squillace.

La spiaggia chiara e sabbiosa, molto riparata ed ampia, è incastonata tra due scogliere panoramiche che formano una baia naturale ricca di grotte, insenature e testimonianze archeologiche.

Il grande successo di Caminia deriva non solo dalla sua naturale bellezza che le fa da cornice, ma anche e soprattutto dal suo mare cristallino e trasparente composto da un fondale che scende piuttosto velocemente verso il largo dove, talvolta, è possibile incontrare secche di un paio di metri di profondità.

Il mare generalmente molto calmo e trasparente, insieme alla profondità ridotta dei fondali ed alle scogliere circostanti ricche di insenature. Di questo posto nel Golfo di Squillace, ne fanno una meta ricercata per gli amanti di snorkeling e di immersione diurna e notturna.

Particolare interessante è la grotta che si trova lungo la costa di sinistra guardando dal mare. Si tratta della bellissima grotta in cui, secondo la tradizione, sarebbero state depositate le reliquie di San Gregorio Taumaturgo.

La grotta può essere raggiunta sia a nuoto, sia lungo un sentiero sulla roccia, solitamente usato come trampolino per tuffi in mare.
L’intera scogliere di Caminia è cosparsa di angoli appartati e suggestivi che possono essere raggiunti a nuoto o con una semplice canoa o pedalò.

Famosa come poche, la spiaggia di Caminia nel Golfo di Squillace, possiede una bellezza disarmante. Chi giunge qui per la prima volta non potrà fare a meno di rimanere incantato dal fascino di un golfo dalle mille tonalità di blu.

Spiagge riparate e tranquille nel golfo di Squillace

Pietragrande

Nel Golfo di Squillace, Pietragrande e le sue spiagge, sono tra i posti più rinomati in Italia e nel mondo per la sua bellezza. Nel suo splendido scenario naturale si alternano, sul mare cristallino, scogliere, dirupi e molte spiaggette, raggiungibili solo via mare, sono vere e proprie oasi ambientali.

La Spiaggia di Pietragrande è situata presso la frazione omonima nel comune di Montauro nel Golfo di Squillace, a circa 10 chilometri da Catanzaro sul tratto di costa noto come Costa degli Aranci..

La spiaggia, caratterizzata da sabbia mista a ghiaia, non è molto ampia ed è incastonata tra due scogliere panoramiche. Il mare è azzurro con sfumature turchesi, il fondale è ghiaioso e digradante velocemente, ideale per nuotare.

Sono presenti due stabilimenti, il resto è spiaggia libera, servita da due chioschi. Le dimensioni limitate la rendono meno vivibile ad Agosto, quando sono presenti troppi bagnanti.

Soverato

Situata nella parte sud del Golfo di Squillace, è uno dei centri turistici più conosciuti della costa jonica. La città gode di un clima mite e gradevole in tutti i mesi dell’anno, grazie ad un insieme di fattori ambientali favorevoli.

E’ dotata di numerose e attrezzate strutture balneari e di notevoli impianti turistico-ricettivi. Durante la stagione estiva è animata da varie e importanti manifestazioni culturali tra cui il Magna Grecia Film Festival.

Il mare offre una gran varietà ittica tra cui, tipico della zona, il pesce vitello o pesce “vacca” fornito dai pescatori direttamente ai ristoratori locali.

Centro balneare importante abbiamo detto, poiché vanta alcune delle spiagge più belle e caratteristiche della Calabria, dai sassolini bianchi alla sabbia fine e chiara.

Non a caso tutti la definiscono la “perla dello Jonio”, perché è l’unico termine che le calza a pennello. Di Soverato, in realtà, ce ne sono diverse. Soverato Marina, lungo la costa, dove si concentra la maggior parte della popolazione.

Soverato Superiore su una bassa collina tra le valli del fiume Ancinale e del torrente Beltrame. Soverato Vecchia, la città antica, di cui rimangono resti e memorie, abbandonata perché distrutta da un violento terremoto nel 1783.

Il suo clima è caldo-temperato con un inverno più piovoso rispetto all’estate, con dicembre mese più umido, giugno il più secco, agosto il più caldo con una temperatura media sui 26°C.

Il nome della città di Soverato deriva dalla presenza di querce sughere. Una città moderna con il cuore immerso in un lontano passato, Soverato, vivace e assai vitale nelle sue manifestazioni, dalle sagre agli eventi culturali e religiosi che coinvolgono tutti i cittadini.

Nel cuore del Golfo di Squillace, un luogo che unisce con garbo le sue due anime. La contemporanea, con i servizi balneari di alto livello, e l’antica, con il suo parco archeologico dove rincorrere le gesta dei primi abitatori.

Un territorio bellissimo e anche fragile, come mostra Soverato Vecchia, abbandonata per il terremoto ma mai dimenticata. Un posto dove da qualche anno è stato istituito un parco marino.

Nel Golfo di Squillace, la baia di Soverato, è dedicato ai cavallucci marini che numerosi vivono in questo loro eden marino. In merito agli eventi di Soverato, tra mare e collina, la cittadina fa il pienone di appuntamenti durante la stagione estiva. Diverse infatti sono le sagre, manifestazioni culturali, musicali e religiose.

Badolato nel Golfo di Squillace

Badolato Marina

Nel Golfo di Squillace, Badolato è’ una graziosa frazione in fase di rapido sviluppo grazie al turismo balneare e al porticciolo da diporto. La spiaggia è caratterizzata da una baia compresa tra il porto turistico e un piccolo promontorio naturale ricoperto di oleandri.

Il mare è pescoso e ricco di plancton. La sabbia è bianca e sottile, sulla battigia si trova della ghiaia sparsa portata dalle mareggiate. Adagiata su una collina, a 240 metri dal livello del mare, sorge Badolato.

Il suggestivo borgo medievale è caratterizzato da un impianto bizantino con numerose chiese disposte a forma di croce latina e da vicoli caratteristici. Situato in una posizione strategica, offre al turista la possibilità di spostarsi in pochi minuti dal mare alla montagna.

La Spiaggia di Badolato è situata sulla costa jonica presso la frazione di Badolato Marina. Si tratta di una bella spiaggia di sabbia dorata, caratterizzata da un litorale non molto ampio.

Delimitato ad una estremità da un recente porticciolo turistico, dall’altra da un promontorio naturale. Questo tratto di mare nel Golfo di Squillace è azzurro e cristallino, ideale per fare il bagno e nuotare.

Il grazioso villaggio di Badolato Marina offre diversi servizi turistici ed il suo lungomare, molto curato ed orlato di oleandri. Costeggia la spiaggia per tutta la sua lunghezza, conferendole un’aspetto ancor più pittoresco.

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