Mar Mediterraneo il suo respiro

Mar Mediterraneo, un mare intercontinentale che si estende dall’Oceano Atlantico a ovest verso l’Asia a est e separa l’Europa dall’Africa. Il Mare Mediterraneo ed il suo respiro.
È stato spesso chiamato l’incubatore della civiltà occidentale. Questo antico “mare tra le terre” occupa una depressione irregolare profonda, allungata e quasi senza sbocco sull’oceano.
Il mar Mediterraneo nasconde profondi misteri, nascosti e non visibili, ma la storia ci racconta di cambiamenti epocali avvenuti nel mare delle civiltà.
Ai tempi dell’impero Romano, come già descritto nell’articolo, venne battezzato Mare Nostrum.
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Sommario dei contenuti
Le correnti del Mar Mediterraneo
Una cresta sottomarina tra l’isola di Sicilia e la costa africana, con un’altezza massima di circa 365 metri, divide il Mar Mediterraneo in parti occidentali e orientali.
Questo bacino è il residuo di un antico mare, chiamato Tetide che separava le terre emerse di due continenti, l’Eurasia e l’Africa.
Poi sei milioni di anni fa nel Miocene e, più precisamente nel piano Messiniano, i grandi movimenti geologici portarono il continente Africano a scontrarsi con l’Europa.
Si formarono così le Alpi e nello stesso tempo si chiuse lo stretto di Gibilterra e rimase così isolato dall’Oceano Atlantico.
Mar Mediterraneo il suo respiro
Il Mar Mediterraneo riceve dai fiumi che vi fluiscono solo circa un terzo della quantità di acqua che perde per evaporazione.
Di conseguenza, c’è un afflusso continuo di acqua superficiale dall’Oceano Atlantico. Dopo aver attraversato lo stretto di Gibilterra, il corpo principale dell’acqua superficiale in entrata scorre verso est lungo la costa settentrionale dell’Africa.
Questa corrente è la componente più costante della circolazione del Mar Mediterraneo, altro profondo mistero. È più potente in estate, quando l’evaporazione nel Mediterraneo è al massimo.
Questo afflusso di acqua atlantica perde la sua forza mentre procede verso est, ma è ancora riconoscibile come movimento superficiale nel canale siciliano e anche al largo della costa del Levante.
Una piccola quantità di acqua entra anche nel Mediterraneo dal Mar Nero come corrente superficiale attraverso il Bosforo, il Mar di Marmara ed i Dardanelli.
In estate, l’acqua di superficie mediterranea diventa più salina attraverso l’intensa evaporazione e, di conseguenza, la sua densità aumenta.
Affonda quindi, e l’eccesso di questa acqua più densa emerge nell’Oceano Atlantico sopra la superficie poco profonda dello Stretto di Gibilterra.
Come una corrente sotterranea verso ovest sotto la corrente verso l’interno. L’acqua di afflusso si estende dalla superficie fino a 70 o 80 metri.
Il Mediterraneo nei suoi misteri profondi, è stato metaforicamente descritto come la respirazione del mare, il Mar Mediterraneo respira inalando acqua di superficie dall’Atlantico ed espirando le acque profonde in una controcorrente sottostante.

Misteri profondi del Mar Mediterraneo
I antichità quando il ponte terrestre, che collega l’Europa e l’Africa dello stretto di Gibilterra cedette, avrebbe creato un’ondata di proporzioni inimmaginabili.
Il Mar Mediterraneo è oggetto di uno dei più grandi misteri della Terra. I geologi hanno dimostrato che nel corso del tempo il Mediterraneo è spesso arrivato al punto di prosciugarsi completamente.
La prova di questo viene riscontrata nei vasti strati di depositi di sale scoperti sotto il letto di questo mare enigmatico.
Gli strati di evaporite molto densi e numerosi, incastonati tra sedimenti marini, e depositati in acque profonde, dimostrano che fin dalla più profonda antichità il Mediterraneo deve essersi prosciugato almeno cinque o sei volte.
Al culmine di questa disidratazione il bacino del Mediterraneo avrebbe assomigliato a un deserto particolarmente arido.
Le località vicine ai principali fiumi e laghi d’acqua dolce non avrebbero potuto sviluppare condizioni relativamente fertili.
Ciò avrebbe fornito le condizioni ideali per la prosperità della vita ed è altamente probabile che il bacino Mediterraneo possedesse una varietà particolarmente ricca di flora e fauna.
Il delta del Nilo
Nelle vicinanze del delta del Nilo è probabile che vi sia stata una ricchezza splendente di vita situata intorno a valli lussureggianti.
Rami fluviali fornirono un sistema ecologico fiorente e insopportabile che durò forse migliaia di anni. Eppure ogni vita che ha trovato qualsiasi tipo di appiglio qui è stata infine condannata al disastro.
La geologia del Mediterraneo significava che ogni tanto l’intero bacino si riempiva drammaticamente di acqua di mare che estinse tutta la vita.

Le cause dell’innalzamento del Mare
Una delle spiegazioni più frequentemente avanzate, è l‘aumento e la diminuzione del livello degli oceani del mondo. Il Mediterraneo è quasi interamente bloccato e alimentato solo dall’acqua che versa attraverso lo stretto di Gibilterra.
Qui alla foce del Mediterraneo, le acque sono relativamente poco profonde, formando un davanzale stretto tra l’Africa e l’Europa. Molti in realtà credono che questo fosse lo scopo di un antico ponte terrestre che attraversa i due continenti.
Si ritiene anche che in numerose occasioni il livello dell’oceano mondiale sia salito ad un livello che ha versato, sul davanzale dello Stretto di Gibilterra, una cascata d’acqua che inondò tutto per quasi tremila miglia.
Più tardi, quando i livelli degli oceani si ritirarono, il Mediterraneo fu effettivamente tagliato come un lago dell’entroterra. Con acqua insufficiente per compensare ciò che è stato perso attraverso l’evaporazione.
Il disastro epocale
Quando questo ponte terrestre cedette rilasciando innumerevoli migliaia di tonnellate di acqua nel bacino del Mediterraneo.
Creando onde devastanti anche un miglio o più in altezza, queste si sarebbero rapidamente riversati sul fondo del mare arido.
La gigantesca inondazione avrebbe divorato regioni più fertili in una parete d’acqua catastrofica ed uno scontro di onde il cui ruggito sarebbe stato sentito per centinaia di miglia.
Nel respiro catastrofico del Mar Mediterraneo continuo e devastante, i nostri primissimi antenati abitavano grandi porzioni di quello che oggi è il fondale marino del Mediterraneo.
Significativamente le origini dell’uomo sono certamente legate alle migrazioni dall’Africa durante la coesistenza del ponte. Ed è più che probabile che alcuni gruppi occupassero regioni del Mediterraneo ora miglia sotto l’acqua.
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